La costruzione è realizzata su 4 piani che hanno diverse finalità.
Al pianterreno si trovano bagni e docce aperte a tutta la comunità che è a oggi priva di bagni. Così si vuole favorire l’accesso di tutti a questi fondamentali servizi.
Al I° piano il collegino per ragazze, che vengono a scuola da altre Comunità. L’idea è quella di favorire le ragazze che abitano lontane dalla scuola per dar loro la possibilità di risiedere vicino all’istituto scolastico che qui ha sede ed evitare che percorrano molte ore a piedi ogni giorno.
Al II° piano c’è l’abitazione per alcuni eventuali volontari della nostra associazione.
Al III° piano (a livello della strada carrabile) il salone comunitario.
Stiamo ora vagliando altre ipotesi di utilizzo della casa.
Di recente abbiamo deciso di sostenere con un contributo di 10.000 dollari la costruzione di un impianto di irrigazione agricola per le comunità del settore di Whychuraya. L’impianto servirà per portare acqua ad un’ampia zona di campi che finora erano di difficile coltivazione a causa della difficoltà di irrigazione. Il progetto è nato come co-finanziamento tra la comunità, le autorità locali e la nostra associazione.
Fase uno: acquisto e posizionamento dei tubi.
Lettera di ringraziamento
Whichuraya, 18 gennaio 2020
Tramite la presente lettera facciamo arrivare i nostri saluti sinceri a tutti voi dell’Associazione Kantutitas. Che Dio vi aiuti sempre.
Tutti noi residenti nella comunità di Whichuraya per la collaborazione e il grande aiuto che ci avete dato donandoci 10.00 dollari che ci serviranno per realizzare il nostro sistema di irrigazione. Già abbiamo acquistato tubi, dei quali avevamo grande necessità, per 8.500 metri lineari.
Nuovamente grazie per il vostro sostegno.
Nel 2021 la popolazione di Machacamarca ci ha chiesto di contribuire alla costruzione della chiesa.
Dopo aver valutato il progetto, abbiamo ben volentieri deciso di sostenerlo. Questo edificio, una volta finito, sarà non solo luogo di culto, ma anche luogo di incontro, confronto e scambio tra tutta la comunità.
Fino al 2016, ogni anno a 2 o 3 ragazze veniva data la possibilità di andare a studiare alla scuola CENAFI un istituto che si occupa della formazione femminile in campi quali sartoria, maglieria, cucito. Al momento il progetto è sospeso.
Tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 abbiamo portato a termine un progetto che ci sta molto a cuore.
Fabricio è un bambino che ha una serie di gravi problemi medici tra cui albinismo, grosse difficoltà visive e sordità totale da entrambe le orecchie.
Viste le molte valutazioni mediche e l’impossibilità di curarlo in Bolivia, la sua situazione è stata valutata da alcuni medici dell’ospedale Giovanni XXII di Bergamo.
Si è deciso di sottoporre Fabricio ad un intervento per l’impianto di un apparecchio acustico cocleare.
Così lui e Francia (sua mamma) sono venuti a Bergamo per circa 5 mesi perché Fabricio si potesse sottoporre a questa delicata operazione. Nel frattempo si è voluto anche prestare attenzione alla sua salute generale. Quindi è stato visitato dall’oculista, dal dentista, dal dermatologo. Dopo l’operazione e tutte queste visite, Fabricio e la mamma sono tornati in Bolivia a fine gennaio 2014.
L’operazione all’orecchio è andata a buon fine e Fabricio ora parla e frequenta la scuola.
In questo momento la nostra associazione sostiene Fabricio e la sua famiglia donando derrate alimentari e inviando al bisogno i pezzi di ricambio per l’apparecchio acustico.
Stanno però emergendo anche grossi problemi alla vista (in seguito all’albinismo). Rimaniamo perciò in ascolto delle eventuali necessità.
Da alcuni anni sono stati avviati piccoli progetti di auto sostegno, quali la piantumazione di alberi da frutta nelle zone più basse e calde della parrocchia. Alcune piante hanno già dato frutto, ma data l’impossibilità della commercializzazione della frutta fresca a causa della lontananza dalle città e dal pessimo stato delle strade si è pensato alla produzione di marmellata.
Così alcuni volontari nel 2011 si sono recati in Bolivia per insegnare alle donne a produrre marmellate e si è potuta anche iniziare una piccola produzione con pesche, mele e fichi.
Questo è ultimo progetto che ci è stato proposto dalla Bolivia e che abbiamo accettato di finanziare qualche anno fa.
Per alcuni anni Don Antonio ha cercato invano fondi presso il governo boliviano, ma i soldi raccolti non erano sufficienti perché la strada arrivasse fino a Nikela, una delle comunità più lontane e povere della parrocchia. Ci vivono circa una ventina di famiglie contadine che per raggiungere la strada sulla quale passano i camion che vanno ai mercati della zona, devono prima trasportare con gli asini le loro patate per almeno 12 km.
Sempre nell’ambito dei progetti che mirano a creare lavoro o possibilità di autosostentamento, a Tiendapata nel 2018 è stata costruita una serra che permetta la coltivazione di verdura anche se la comunità si trova ad un’altitudine di più di 4000 metri.
A settembre 2018 una piccola delegazione della nostra associazione si è recata in Bolivia con l’intento di formare sulla confezione di maglioni o pile (chompas) in modo che potessimo porre le basi per un progetto più ampio di autofinanziamento.
Alcune donne hanno partecipato volentieri a questa esperienza grazie alla quale sono riuscite a realizzare alcune chompas che poi sono state vendute qui in Italia.
Si era pensato anche ad un ampliamento del progetto stesso, ma al momento tutto è fermo anche a causa della difficoltà negli spostamenti dovuta alla pandemia.