Gli obiettivi fondamentali per i donatori italiani sono:
– sensibilizzare il territorio bergamasco rispetto alle problematiche che vivono le persone nei Paesi meno sviluppati;
– educare al tema dello sviluppo umano integrale e soprattutto al tema dei diritti umani;
– educare al tema della gratuità e del dono non in una logica di assistenzialismo ma con un obiettivo responsabilizzante;
– istituire un gruppo di volontariato che possa diventare un’occasione per lavorare gratuitamente insieme;
– lavorare in rete, con i soggetti presenti sul territorio, alla promozione di attività e manifestazioni a servizio e con le comunità locali, interagendo con i comuni, gli oratori e le scuole.
Dall’altro lato gli obiettivi per i beneficiari del progetto sono:
– garantire la possibilità ai bambini/e, ragazzi/e di portare a compimento il percorso di studi fino al diploma superiore;
– contribuire a frenare il fenomeno di emigrazione dalle zone rurali ai grandi centri urbani (ormai sovraffollati) in cui si sta assistendo ad un alto livello di criminalità e disgregazione sociale;
– dare la possibilità ai beneficiari del progetto di vivere un’esperienza di gruppo nella quale poter sperimentare valori come la condivisione, la solidarietà e la vicinanza;
– sostenere la diffusione della cultura di base (lettura e comprensione del testo, scrittura, fare conti, disegnare, recitare);
– formare le famiglie perché possano divenire sul territorio promotrici di una coscienza critica e animatrici comunitarie;
– promuovere la filosofia della condivisione e non quella della competizione per recuperare l’antica tradizione aymara “ama suya, ama llulla, ama k’ella”;
– sensibilizzare e difendere il diritto alla salute e alla vita, attraverso l’istituzione di un fondo economico speciale dal quale attingere in caso di emergenze;
– creare un “ponte solidale” tra due realtà differenti: una appartenente al Nord del mondo e una appartenente al Sud del mondo attraverso la corrispondenza epistolare