Incontro con Don Giovanni Algeri
Cari amici,
qualcuno di voi ci ha chiesto di poter avere la registrazione dell’incontro con don Giovanni Algeri che si è tenuto giovedì scorso. I nostri potenti mezzi tecnologici non ce l’hanno consentito, ma speriamo di fare cosa gradita con questa breve relazione.
Giovedì 23 settembre presso la sala consigliare del comune di Scanzo si è svolto l’incontro con don Giovanni Algeri, missionario a La Paz (presso la parrocchia di Munaypata) che in questo periodo si trova a casa per un periodo di riposo.
Don Giovanni ci tiene a ringraziare don Antonio e Daniele per il bel lavoro che stanno facendo nelle comunità a loro affidate. La loro generosità e la loro intelligenza nell’affrontare i vari problemi coinvolge tutti. Don Giovanni sottolinea come ormai don Antonio sia parte integrante della realtà e della storia boliviane e la sua figura sia davvero preziosa. Proprio per questo motivo è importante non lasciarlo solo nelle sue attività.
Daniele si occupa del Kantutitas e arriva a Viloco una settimana al mese per verificare come procedono i vari progetti e per la distribuzione dei viveri nelle varie comunità. Questa della distribuzione dei viveri sembra una scelta azzeccata: permette infatti ai nostro volontari di entrare nelle varie famiglie e di conoscere molto da vicino le varie situazioni e le varie problematiche, in modo che i nostri aiuti possano essere il più possibile utili ed efficaci.
Altra scelta che si sta rivelando buona è quella di costruire progetti con le comunità locali. Il kantutitas non fa altro che sostenere e finanziare in parte i progetti che le comunità locali propongono (vedi acquedotto, chiesa di Machacamarca e altri in via di definizione). Se vuoi altre informazioni sulle nostre attività a sostegno delle famiglie più bisognose, clicca qui
Si passa poi a parlare della situazione sanitaria e della diffusione del COVID. Don Giovanni sottolinea la realtà boliviana sia stata davvero molto difficile. In città i contagi sono ancora molto numerosi (anche se la situazione è migliorata rispetto ad alcuni mesi fa), le scuole ancora chiuse e tante attività sono ferme; nel campo (realtà rurale) tutto viene vissuto in modo diverso: anche lì ci sono i contagi, ma ci si comporta quasi come se il problema non esistesse (le scuole sono aperte, quasi nessuno utilizza mascherine e altre protezioni). Anche la campagna vaccinale (nonostante il vaccino sia gratuito) va a rilento. La fascia di popolazione di età alta ha aderito poco, ma la cosa interessante è che i giovani boliviani stanno invece affrettandosi a fare i vaccini. Gli stessi giovani sono coloro che vogliono frequentare la scuola, che stanno cercando di realizzare un cambiamento in Bolivia. Don Giovanni sottolinea più volte questa partecipazione numerosa e attiva dei giovani di Bolivia. È un buon segno per il futuro.
Anche se il covid ha fermato il lavoro della chiesa e delle comunità, il Kantutitas è andato avanti, non si è mai fermato, inventando nuovi progetti e nuovi modi per arrivare agli ultimi. Don Giovanni ci ha raccontato delle attività che lui e don Diego portano avanti con le famiglie del gruppo Kantutitas di El Alto (incontri mensili con momenti di formazione, attività e laboratori, partecipazione alla Messa e pranzo condiviso).
I partecipanti all’incontro ringraziano per il bel lavoro che si sta facendo e alla domanda circa la casa dei volontari di Wichuraya, don Giovanni ci lascia una bellissima risposta. Da alcune settimane un gruppo di 5 ragazze che frequentano il collegio della comunità stanno finalmente abitando la casa. Davvero una bella novità che speriamo possa procedere nel migliore dei modi. Qui invece trovi info e immagini sulla casa di Whichuraya